Il Murus gallicus è un metodo di costruzione di fortificazioni difensive usato dalle popolazioni celtiche, soprattutto della Gallia (e diffusasi in seguito in buona parte dell'Europa occidentale) fin dall'Età del ferro, per proteggere i loro antichi dunon (chiamati invece oppidum dai romani) del periodo di La Tène.
Struttura
Così viene descritto da Cesare nel suo De bello Gallico:
Tipologie
In archeologia il murus gallicus è diviso in tre tipi:
- murus gallicus vero e proprio;
- muro Fécamp, diffuso nella Gallia Belgica e costituito da un vallo di terra battuta sormontato da una palizzata e preceduto da un ampio fossato;
- Pfostenschlitzmauer, diffuso in Gallia orientale e Germania meridionale, simile al murus gallicus ma con i pali verticali in vista.
Bibliografia
- Fonti primarie
- Gaio Giulio Cesare, De bello Gallico.
- Fonti moderne
- Erik Abranson e Jean-Paul Colbus, La vita dei legionari ai tempi della guerra di Gallia, Milano, Mondadori, 1979, SBN RLZ0017953.
- Barry Cunliffe, The Ancient Celts, 1997, ISBN 0-14-025422-6.
- Venceslas Kruta, Les Celtes. Histoire et Dictionnaire, 2000, ISBN 2-221-05690-6.
- Ian Ralston, Celtic Fortifications, 2006, ISBN 0-7524-2500-5.
Voci correlate
- Celti-Galli
- Bibracte
- Conquista della Gallia
- Battaglia di Avarico
- Fortezza di collina
- Dun (archeologia)
- Oppidum
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Murus gallicus



![]()
